non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace

Granda tema 'attualità...dibattito sull'arte: oggi a lezione Max sosteneva con fermezza che la frase-luogo comune detta e stradetta, non sia vera. Siete d'accordo?(sospettto che non risponderà nessuno...)

Scrivete numerosi!(c provo lo stesso )

io rimango del mio parere, se una cosa mi piace è bella -.- quindi rimango dell'idea del "non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace".. Però la discussione era incentrata sull'arte, e non sul bello...

io penso che spesso nella vita ci siano troppi bianchi.....

AHAHAH!!!!Un mio amico della lega non la pensa così...

Riavviviamo un po' la discussione, che sono ispirato?(e chisse ne frega, direte voi! Ma tanto questo forum non lo legge nessuno, quindi..)

Allora, entrando un po' nel vivo del tema..
Siete daccordo che in arte il "bello" non è sogettivo? E, se si, chi lo stabilisce?
Esistono canoni estetici assoluti o sono prodotti culturali, quindi soggetti a cambiamenti nel tempo? Ma se così fosse l'oggettività sarebbe relativa, no?

E se il "bello" artistico è oggettivo, non tutti lo possono capire. E allora l'arte a chi si rivolge? E' un prodotto elitario solo per gli addetti ai lavori? Per chi ha studiato? Per "chi se ne intende?"
O cerca di arrivare a chi è interessato, ed esistono vari livelli interpretativi?

Voi cosa ne pensate? (la so già la risposta: il nulla.. )

nn tutta l'arte è per tutti.....cioe' in campo artistico (dai quadri,musica,film)ci sono opere che vogliono essere rivolte a tutti e opere rivolte pochi....
....effettivamente unapersona ignorante(nel senso buono del termine) potra certamente dire la sua su uno dei flm di natale, ma non credo possa insultare 2001 odissea nello spazio perche' non ne capisce il senso....ci sono opere per tutti e opere per pochi ed in genere è l'artista che si sceglie il pubblico . io so che se in un film mettessi una citazione questa verrebbe colta e apprezzata da pochi ,faccio un'opera per quel pubblico. ovviamente ci saranno persone che senza capire valuteranno male l lavoro e sta all'artista capire quali sono le critiche costruttive, fatte per migliorare e quali sono invece le critiche di gente che si lamenta per il puro piacere di farlo.sono andato un po fuori tema. è l'artista che sceglie il suo pubblico e scegliendo il suo pubblico adatta la sua opera a determinati canoni(che piaceranno a quel pubblico), la bellezza dell'opera è quindi oggettiva in quel canale di pubblico, perche rispetta i canoni estetici di quel pubblico. non appena l'opera esce e viene esposta ad altri canali con canoni diversi verra' valutata di conseguenza.
non esistono canoni di bellezza unici, ogni societa' o cultura sabilisce i propri e l'artista sceglie tra questi quale sara' il pubblico a cui rivolgere la propria arte.
in definitiva le opere d'arte possono essere viste e giudicate da tutti, ma possono essere veramente capite ed apprezzate da pochi.

.....non ho capito nemmeno io cio' che ho scritto quindi non preoccupatevi...

Ehi qualcuno risponde!

Interessante questo concetto che l'artista si sceglie il pubblico..

Quindi secondo te l'artista sceglie a quale canone aderire a seconda del pubblico a cui si vuole rivolgere...mhh.. mi lascia un po dubboso questo discoro.
Quando ho più tempo ci scrivo qualcosa.
Nel frattempo aspetto altri commenti..Saluti( e bella Ale)